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Situazione ingressi in Grecia – aggiornamento al 5 luglio

L’entrata in vigore il 1 luglio del Green Pass Europeo in tutta Europa agevola gli spostamenti di chi viaggia ma è bene sempre, prima di partire, tenersi aggiornati mediante i canali ufficiali.

La Farnesina https://infocovid.viaggiaresicuri.it/

Re-open https://reopen.europa.eu/it/

Non c’è stata, come si pensava, un’unificazione di regole, ogni paese membro UE ha stabilito in base alle proprie caratteristiche e necessità alcune varianti.

In Grecia si entra con Green Pass Europeo che certifica che:

  • si è vaccinati con i seguenti vaccini: Pfizer BioNtech, Moderna, Astra Zeneca/Oxford, Novavax, Johnson + Johnson/Janssen, Sinovac Biotech, Gamaleya (Sputnik), Cansino Biologics, Sinopharm tra gli altri.
  • ci si è sottoposti a Tampone PCR (risultato negativo nelle 72 ore precedenti l’arrivo) o test antigenico rapido (risultato negativo nelle 48 ore precedenti l’arrivo)
  • si è guariti da Covid 19 (risultato positivo)
  • si è stati positivi al Covid 19

 

In merito a questi due ultimi punti vi diamo un aggiornamento e una specifica:

  • Il certificato di avvenuta guarigione, rilasciato dagli organi competenti 30 giorni dopo il primo test positivo, ha una validità di 180 giorni che iniziano a decorrere dal giorno del rilascio.
  • Il certificato di risultato positivo negli ultimi 30 – 180 giorni (che si dimostra con test PCR o Test Antigenico) dimostra esso stesso la validità a viaggiare nei giorni immediatamente successivi.

 

Tutti i certificati devono contenere:

  • numero di dosi somministrate e le rispettive date (in Grecia si considera vaccinato solo chi ha completato l’intero ciclo)
  • il nome completo di chi viaggia (questo deve corrispondere al nome indicato sul passaporto o altro documento di riconoscimento).

 

Le diciture devono essere riportate in una delle seguenti lingue: inglese, tedesco, francese, italiano, spagnolo o russo.

Non sono tenuti ad esibire tampone PCR o altri test i bambini di età sotto i 12 anni.

Per quanto riguarda l’arrivo in aeroporto: resta chiaro che i passeggeri possono essere sottoposti a test rapido antigenico a campione. E che non possono sottrarsi a meno che non vogliano vedersi revocato il diritto ad iniziare il viaggio.
Qualora risultassero positivi dovrebbero seguire obbligatoriamente una quarantena di 10 giorni presso un hotel idoneo messo a disposizione dall’Autorità competente e a carico del Governo greco.

Qualora il contagiato volesse comunque mantenere l’hotel prenotato potrebbe farlo solo se l’hotel fosse un 4* o 5* e con camere predisposte per malati Covid 19. Il passeggero contagiato può richiedere alla Protezione Civile di contattare l’hotel e verificarne la suddetta disponibilità. Dobbiamo ancora riscontrare però se l’hotel, in questo caso, è a carico del cliente o dello Stato greco.

Rimane ancora importante per l’ingresso in Grecia il Dplf compilato online nei due giorni precedenti l’imbarco. Questo consente di ottenere il QR code con cui è obbligatorio muoversi sul territorio nazionale.
Vi ricordiamo che si può richiedere tramite il sito https://www.dgc.gov.it/ all’ingresso in Grecia, e https://www.salute.gov.it/portale/home.html al rientro in Italia.

Può essere esibito in formato digitale (su cellulare) oppure in cartaceo (sono stampabili).

È bene precisare che possedere il Green Pass Europeo non è un obbligo per chi viaggia, si può entrare in Grecia favorendo semplicemente un tampone PCR o test molecolare.

I paesi che possono entrare in Grecia senza doversi sottoporre ad autoisolamento sono i seguenti:

stati dell’Unione Europea e dell’Area Schengen, Stati Uniti d’America, Regno Unito, Albania, Armenia, Australia, Azerbaijan, Bahrein, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina,  Brunei, Canada, Cina, Israele, Giappone, Giordania, Kosovo (questa designazione non pregiudica le posizioni sullo status, ed è in linea con l’UNSCR1244/1999 e il Parere della Corte Internazionale di Giustizia sulla dichiarazione di indipendenza del Kosovo), Kuwait, Libano, Moldavia, Montenegro, Nuova Zelanda, Macedonia del Nord, Qatar, Federazione Russa, Ruanda, Arabia Saudita, Serbia, Singapore, Korea del Sud, Thailandia, Emirati Arabi, Ucraina.

Gli accessi alla Grecia sono da tutti gli aeroporti e porti internazionali e dai valichi di frontiera come Promachonas, Ormenio, Evzonoi, Nymphaia, Niki, Doirani, Kristallopigi, Kipi, Kakavia, Kastanies ed Exohi, attivi 24 ore su 24.

Per chi arriva con navi da crociera o imbarcazioni private è buona norma che sia aggiornato sulle disposizioni vigenti qualora ci siano modifiche alla regolamentazione marittima. Attualmente sono consentiti ingressi e sbarchi e non è prevista alcuna quarantena preventiva.

La Grecia, primo stato membro ad attivarsi per l’eliminazione della burocrazia, precisa che i dipendenti che lavorano nel settore turistico hanno seguito l’iter di vaccinazione e che fino a quel momento sono stati sottoposti due volte a settimana a un test (self-test o rapid test) per garantire la sicurezza dei passeggeri.

Durante il soggiorno il cliente è tenuto a rispettare le regole vigenti del luogo, come ad esempio indossare la mascherina. E potrà effettuare il test antigenico richiesto per il rientro in Italia in uno degli Health Centre.

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