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L’arte giapponese è senza ombra di dubbio uno degli elementi che maggiormente contraddistingue il Paese del Sol levante dal resto del mondo.

Così diverse da quelle occidentali, le opere nipponiche mostrano a tutti il rapporto tra uomo e natura, oltre a raccontare di miti e leggende legati a demoni, spiriti e samurai.

La natura riveste un ruolo centrale nell’arte del Giappone, questo perché la cultura nipponica è fortemente influenzata dallo shintoismo. La religione che riconosce negli elementi naturali l’operato delle divinità.

Per questo gli artisti giapponesi usavano raffigurare elementi della natura, come la “Grande Onda di Kanagawa”, che porta su tela la forza impetuosa dell’acqua.

La grande onda di Kanagawa

La grande arte del nobile Katsushika Hokusai

Arte giapponese

Se si parla di arte giapponese non si può che nominare Katsushika Hokusai. Nobile pittore ed abile incisore, che ha segnato in modo indelebile l’arte nipponica.

Divenuto celebre grazie alle sue storiche stampe in stile ukiyo-é, Hokusai imprimeva nelle proprie opere particolari dettagli come le espressioni drammatiche, le pose maestose e particolari legati alla natura.

Nel corso degli anni, Hokusai realizzò un numero considerevole di opere, che trattavano però temi diversi. Molte stampe riprendevano attimi di vita quotidiana della gente comune. Mentre altre, si concentravano più sull’omaggiare la natura attraverso raffigurazioni di fiori e animali fantastici, come fenici e draghi.

Ukiyo-e: l’arte giapponese per eccellenza

Come abbiamo già visto, in Giappone si è diffuso un particolare stile, chiamato Ukiyo-e. Nel dettaglio, questo tipo di arte riporta le cosiddette immagini del mondo fluttuante. Nome che faceva riferimento alla giovane cultura, che iniziava a divampare nelle strade di Edo, ad oggi conosciuta come Tokyo.

Inizialmente, le stampe venivano realizzate in bianco e nero, attraverso pennelli e comune inchiostro giapponese. In principio non venivano ritenute opere di grande valore, in quanto era uso assai comune dipingere altre stampe.

Il fatto che la tradizione Ukiyo-e sia nata nel periodo Edo, non è di certo casuale. Un periodo di pace e serenità come quello, non poteva che essere terreno fertile per la nascita e la proliferazione di ogni forma d’arte.

Nelle prime fasi, queste stampe venivano utilizzate per scrivere libri. Ma nel corso del tempo, queste stampe hanno assunto un carattere sempre più indipendente.

Allora, come oggi, rappresentano paesaggi perfetti per cartoline o illustrazioni da arredo. Quest’ultime vanno molto di tendenza nei Paesi occidentali.

Per realizzare un Ukiyo-e, non bastava un solo uomo. Difatti, l’artista, era solito farsi accompagnare da uno o più assistenti, tanto che il processo di produzione risultava complicato e difficoltoso.

Ukiyo-e

La camaleontica Yayoi Kusama

L’arte giapponese però non è solo famosa per i trionfi del passato. Anzi, l’arte contemporanea giapponese rappresenta uno dei filoni più all’avanguardia.

Per conoscere più da vicino l’arte moderna giapponese, suggeriamo di fare un focus su Yayoi Kusama. Astro del surrealismo nipponico e della pop art made in Sol Levante, Kusama saprà catturare l’attenzione di qualsiasi appassionato, o meno, di arte.

Famosa in tutto il mondo per le sue illustrazioni, caratterizzate da pois e l’utilizzo di colori particolarmente accesi, Yayoi Kusama rappresenta il passato, il presente e il futuro dell’arte nipponica.

Nata a Matsumoto, nel 1929, la piccola Yayoi, scopre ben presto di avere un disturbo della personalità che la induceva ad avere allucinazioni audio visive.

Per questa ragione inizia ben presto a utilizzare l’arte, come mezzo di comunicazione ma anche di gestione della sua problematica. Nel corso degli anni diventa sempre più brava e la sua lunga permanenza negli Stati Uniti ha sicuramente inciso sul suo stile.

Le opere di Yayoi Kusama sono particolari perché trasportano lo spettatore in una dimensione parallela, grazie ad un insieme di elementi, come specchi, luci ed effetti sonori, che creano un’atmosfera quasi ultraterrena.

È il caso delle Infinity Mirror Room, ovvero, stanze ricoperte di specchi che regalano un effetto tridimensionale e una percezione caleidoscopica della realtà circostante.

Mentre per la realizzazione di Gleaming lights of the Souls, oltre ad aver nuovamente scelto gli specchi, Kusama ha abbinamento anche luci led intermittenti che scendono dal soffitto.

L’arte di Kusama non è semplice arte, è ingegno che va oltre la normale percezione dell’essere umano. Per questo motivo suggeriamo di assistere almeno una volta nella vita, ad una delle sue performance.

Yayoi Kusama

 

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