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Efeso

Il nostro continente vanta un passato magico, ricco di cultura e civiltà tramandata nei secoli. Oggi parliamo di una città particolare che si trova in Turchia e che può vantare un eccellente stato di conservazione dei propri beni culturali, parliamo di: Efeso.

In turco viene chiamata Efes ed è una delle città più antiche e affascinanti della costa occidentale turca. La sua maestosità è stata riconosciuta già in tempi remoti, in quanto fu una delle principali città dell’antichità e una delle dodici città della Lega Ionica. Fu famosa soprattutto per la sua grandezza, la sua cultura, e il suo ruolo importante nel mondo antico. Questa città però non vive solo di ricordi del passato. Difatti, attualmente è ben collegata a realtà più grandi e moderne come Selçuk, nella provincia di Izmir.

Storia della città di Efeso

Efeso fu fondata più di 3.000 anni fa dagli antichi Greci ma nel corso del tempo fu assoggettata da vari regni. Tutti ne permisero la prosperità. Dai Lidi, Persiani, e successivamente i Romani, questa città ha ospitato tantissime culture differenti.

Efeso

Nell’epoca romana risultava la città più in vista dell’Impero Romano in Asia Minore. La sua popolazione stimava circa dai 200.000 ai 250.000 abitanti.

Nella storia, questa città non è stato solo un importante centro politico e commerciale, ma anche un importante centro religioso. La città è conosciuta soprattutto per il culto di Artemide, dea che veneravano e alla quale gli abitanti chiedevano protezione, ma in questo stesso luogo si trovano anche tracce del cristianesimo.

Non a caso, secondo la tradizione cristiana, l’apostolo Giovanni visse e morì ad Efeso, e si ritiene che anche la Vergine Maria abbia trascorso i suoi ultimi anni nelle vicinanze. In un certo senso, questa città rappresentava un luogo di culto importante per i cristiani al punto da rifugiarsi lì nel momento del bisogno.

L’epoca d’oro della città di Efeso purtroppo durò per sempre. Le cause che innescarono il suo decadimento furono perlopiù naturali. Tra queste troviamo l’interramento del porto, causato dai depositi alluvionali del fiume Caystro che rese la città meno accessibile.

Ad oggi Efeso resta comunque uno dei siti archeologici più visitati della Turchia ed è inserito nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO dal 2015. Una sorta di città fantasma che non spaventa, anzi che con la sua infinita bellezza disarma tutti i viaggiatori.

Cosa vedere ad Efeso?

Efeso è un sito archeologico incredibile e camminando per le sue strade riuscirai facilmente a renderti conto di quanto un tempo fosse una città potente e rigogliosa. Le principali attrazioni che suggeriamo di vedere sono le seguenti: Agorà, Tempio di Artemide e la Biblioteca di Celso.

L’Agorà per esempio, era la parte più importante della città, quella in cui si concentrava l’attività politica ma anche quella sociale dei cittadini. In quest’area un tempo sorgevano l’Odeon (il luogo dove i cittadini si incontravano per le riunioni pubbliche), il Prytaneion, ovvero il Senato Cittadino, il luogo in cui si svolgevano riunioni e udienze, ma anche banchetti e cerimonie sacre. Proprio nel Prytaneion era custodito anche il focolare sacro di Efeso.

Sempre compreso nell’Agorà troviamo anche il Tempio di Domiziano, o meglio i resti di quello che un tempo era un imponente edificio che Domiziano dedicò a suo padre Vespasiano. Ma il nostro viaggio alla scoperta della città archeologica di Efeso non finisce qui.

Storia e curiosità sulla Biblioteca di Celso

La Biblioteca di Celso è forse il sito archeologico più rappresentativo dell’intera città. Fu commissionata nel 114 d.C. per ricordare Caio Giulio Celso Polemeano, senatore di Efeso. Questa biblioteca è un esempio straordinario di architettura romana ed è una delle strutture più impressionanti del mondo antico. La sua facciata, con colonne e decorazioni riccamente scolpite, è ancora oggi uno dei simboli di Efeso.

Efeso

Nonostante il luogo sia nato come biblioteca pubblica, al suo interno ospitava anche il sepolcro di Celso Polemano. Già all’epoca fu un evento strano e particolare, non era facile trovare un luogo di cultura e dedizione, adibito anche a monumento funebre.

La sua facciata è caratterizzata da una serie di colonne corinzie su due livelli, con nicchie che ospitavano statue che rappresentavano le quattro virtù di Celso: Sapientia (Saggezza), Arete (Virtù), Ennoia (Intelligenza), Episteme (Conoscenza).

Così come l’esterno, anche la struttura interna della biblioteca era altrettanto impressionante. L’edificio presentava un’unica grande sala di lettura, con tre file di nicchie lungo le pareti che contenevano scaffali di legno per ospitare circa 12.000 rotoli di papiro. Sfortunatamente di questi preziosissimi rotoli di papiro sono stati salvati pochissimi pezzi poiché vennero bruciati nel 262, quando i goti saccheggiarono la città.

Il tempio di Artemide

Un’altra attrazione della città di Efeso celebre in tutto il mondo, che testimonia il fatto che la bellezza non ha tempo è il tempio di Artemide. La sua storia è abbastanza complessa e caratterizzata da una serie di ricostruzioni nel corso dei secoli. La versione più famosa del tempio fu completata intorno al 550 a.C., ma la sua origine è molto più antica. Il primo santuario dedicato ad Artemide sembra risalire all’VIII secolo a.C., quando i Greci di Efeso costruirono un semplice tempio in suo onore.

Nel corso del tempo però quel piccolo tempio fu rimodellato e rivisitato attraverso lavori, più volte. La prima sotto commissione del re Creso di Lidia fu completata nel 550 a.C. e fu progettata dall’architetto cretese Chersiphron e da suo figlio Metagenes. La costruzione di questa versione del tempio coinvolse maestranze da tutto il mondo antico e durò circa 120 anni.

Storia e decadenza

Efeso

Il 21 luglio del 356 a.C., il tempio fu distrutto da un incendio doloso provocato da Erostrato, un uomo comune, senza particolari legami con il tempio ma che pare volesse rendere il suo nome immortale. Una leggenda narra che lo stesso giorno in cui il tempio fu distrutto, nacque Alessandro Magno.

Quando quest’ultimo, in età adulta, conquistò Efeso, offrì di finanziare la ricostruzione del tempio, ma gli abitanti della città rifiutarono gentilmente l’offerta, sostenendo che non si addiceva a un dio costruire un tempio per un altro dio. La ricostruzione fu completata intorno al 323 a.C., questa volta con dimensioni ancora maggiori e con decorazioni più elaborate.

Purtroppo, oggi del Tempio di Artemide rimane ben poco. Solo una singola colonna, ricostruita con pezzi recuperati dagli scavi archeologici, resta lì ferma a simboleggiare l’intera struttura. Tuttavia, la fama del tempio come una delle Sette Meraviglie del Mondo Antico continua a ispirare fascino e curiosità tra visitatori, storici e archeologi.

Gli scavi archeologici nel sito hanno rivelato diverse importanti testimonianze, tra cui frammenti delle colonne e delle sculture, ora conservati in vari musei, come il Museo Archeologico di Efeso e il British Museum a Londra, che ospita anche una ricostruzione della famosa statua della dea Artemide.

Se stai cercando un periodo particolarmente adatto per visitare questo luogo incantato, ti suggeriamo di festeggiare il Capodanno in Turchia. Potrebbe rivelarsi l’esperienza più bella della tua vita e anche quella più inaspettata. Oltre alle meraviglie delle antiche rovine della città di Efeso, ti suggeriamo di perderti anche nelle profumatissime vie di Istanbul, città crocevia culturale del Paese per eccellenza.

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