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Deserto del Gobi

Per gli appassionati di fotografia la Mongolia può essere un vero e proprio paradiso: un paese dove gli spazi sconfinati, i paesaggi drammatici e le antiche tradizioni si combinano per creare scenari unici. Dalle steppe infinite alle montagne dell’Altai, dal Deserto del Gobi ai monasteri buddisti, ogni angolo del paese offre opportunità straordinarie per catturare immagini suggestive. Organizzare un tour fotografico in Mongolia richiede però una buona pianificazione, conoscenze tecniche e una comprensione delle migliori stagioni e condizioni di luce per ottenere scatti eccezionali.

In questo articolo vediamo quali sono i luoghi migliori dove scattare e i migliori adventure travel per la fotografia e quali tecniche fotografiche sono più adatte a un photo tour in Mongolia.

I migliori luoghi fotografici in Mongolia

Uno dei primi aspetti da considerare è la scelta delle location. La Mongolia offre una varietà di ambienti unici, ognuno con la propria atmosfera e caratteristiche fotografiche da scoprire (leggi tutto su come scoprire la Mongolia e i migliori punti di interesse).

Il Deserto del Gobi, con le sue dune di Khongoryn Els, è uno dei paesaggi più iconici. Qui, la luce dell’alba e del tramonto trasforma la sabbia in un mare dorato, mentre le ombre morbide creano profondità e texture perfette per scatti spettacolari. Le Flaming Cliffs di Bayanzag, famose per i ritrovamenti di fossili di dinosauri, offrono un incredibile contrasto di colori tra il rosso delle rocce e il blu del cielo.

Le montagne dell’Altai, nella Mongolia occidentale, sono il luogo ideale per fotografare paesaggi drammatici e ritratti di comunità kazake. Qui si svolge il Festival delle Aquile, un evento unico in cui i cacciatori kazaki in abiti tradizionali mostrano la loro straordinaria abilità nella caccia con le aquile. Questo festival è un’occasione imperdibile per scattare ritratti carichi di storia e cultura.

Il Lago Khövsgöl, spesso definito la “Perla Blu della Mongolia”, offre incredibili riflessi specchiati sull’acqua cristallina, perfetti per la fotografia di paesaggio. Durante l’inverno, il lago ghiaccia completamente e diventa una distesa surreale, con crepe nel ghiaccio che creano linee fotografiche spettacolari.

Le steppe centrali, come quelle nei pressi del Parco Nazionale di Khustain Nuruu, sono ideali per immortalare le grandi mandrie di cavalli selvatici Takhi, i famosi cavalli di Przewalski. Qui, i fotografi possono sperimentare con la fotografia naturalistica, catturando scene di cavalli in corsa al tramonto o dettagli ravvicinati dei loro volti espressivi.

I monasteri buddisti, come il monastero di Amarbayasgalant o il famoso Gandan Khiid a Ulaanbaatar, offrono magnifici dettagli architettonici e possibilità di ritratti dei monaci intenti nella preghiera.

Tecniche Fotografiche e attrezzatura consigliata

Per un tour fotografico in Mongolia è essenziale avere l’attrezzatura giusta. Un obiettivo grandangolare è ideale per catturare le vaste distese delle steppe e le imponenti formazioni rocciose, mentre un teleobiettivo è indispensabile per la fotografia naturalistica e per ritrarre soggetti senza invadere la loro privacy.

L’uso del polarizzatore aiuta a ridurre i riflessi e a esaltare i colori intensi del cielo mongolo, mentre un filtro ND (Neutral Density) può essere utile per scatti con esposizione lunga, come la fotografia di fiumi o nuvole in movimento.

Per ottenere immagini nitide e dettagliate nei paesaggi sconfinati della Mongolia, è consigliabile scattare con un’apertura medio-alta (f/8 – f/16) e usare un treppiede, soprattutto per gli scatti all’alba e al tramonto, quando la luce è più morbida e calda.

Per i ritratti dei nomadi e delle persone locali, un obiettivo fisso 50mm o 85mm permette di catturare dettagli naturali senza distorsioni eccessive. La chiave per ottenere immagini autentiche è costruire un rapporto di fiducia con i soggetti, magari condividendo una tazza di tè salato mongolo prima di scattare.

Fotografia in Mongolia: il momento migliore per fotografare

La Mongolia cambia drasticamente aspetto a seconda della stagione, quindi scegliere il periodo giusto è fondamentale per ottenere le immagini desiderate.

L’estate, tra giugno e agosto, offre cieli limpidi, verdi distese di steppa e il celebre Naadam Festival, durante il quale si possono fotografare gare di lotta, corse di cavalli e tiro con l’arco, tutte manifestazioni culturali uniche.

L’autunno, da settembre a ottobre, regala colori caldi, con le foreste settentrionali che si tingono di giallo e arancione. È anche il periodo del Festival delle Aquile, perfetto per scatti di tradizione kazaka e cacciatori in abiti tradizionali.

L’inverno, da dicembre a febbraio, trasforma la Mongolia in un mondo di ghiaccio e neve, perfetto per fotografie drammatiche e surreali. Il Lago Khövsgöl ghiacciato, le tempeste di neve nelle steppe e i volti segnati dal freddo dei nomadi sono soggetti incredibilmente suggestivi.

La primavera, da marzo a maggio, vede il risveglio della natura, con i primi fiori selvatici che punteggiano le praterie e le mandrie di animali che tornano a pascolare.

Partecipare a Tour Fotografici guidati in Mongolia

Un ottimo modo per massimizzare l’esperienza fotografica in Mongolia è unirsi a un tour fotografico guidato, organizzato da fotografi professionisti che conoscono i migliori luoghi, le tecniche e i momenti giusti per scattare.

Questi tour offrono vantaggi importanti: accesso a comunità nomadi per ritratti autentici, trasporti ben organizzati in un paese con poche infrastrutture e guida esperta sulle migliori tecniche per catturare la luce e la composizione perfetta.

Alcuni tour includono anche workshop sul campo, in cui si apprendono segreti avanzati della fotografia di paesaggio e ritratti. Le agenzie specializzate in photo tour in Mongolia offrono pacchetti che coprono dal Deserto del Gobi alle montagne dell’Altai, garantendo un’esperienza fotografica completa.

Fotografia: consigli per un photo tour di successo

Prima di partire per un viaggio fotografico in Mongolia, è essenziale essere ben preparati. Portare batterie e schede di memoria extra è fondamentale, poiché le opportunità fotografiche sono molte e non sempre si trova elettricità per ricaricare l’attrezzatura.

Vestirsi in strati tecnici permette di adattarsi ai cambiamenti climatici, mentre una borsa fotografica resistente alla polvere e all’umidità è necessaria per proteggere l’attrezzatura, specialmente nelle aree desertiche.

Per chi intende fotografare i nomadi, è importante rispettare la loro cultura: prima di scattare un ritratto, è buona norma chiedere il permesso e, se possibile, mostrare le foto scattate. Alcuni viaggiatori regalano una stampa ai soggetti ritratti come segno di gratitudine.

Infine, la Mongolia è un luogo dove la connessione con la natura e la cultura è essenziale. Più che inseguire la fotografia perfetta, è importante immergersi nel viaggio, osservare, aspettare il momento giusto e lasciarsi sorprendere dalla bellezza di un paese unico al mondo.

Un tour fotografico in Mongolia non è solo un’esperienza visiva, ma un viaggio profondo nell’anima di un popolo e di un paesaggio senza tempo.

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