Un viaggio in Cina significa scoprire un territorio affascinante, ricco di tesori architettonici e monumentali di grandissimo valore storico, ma anche possibilità di apprezzare una cucina estremamente varia e differenziata. In questo articolo scopriamo qualcosa di più sulla storia millenaria di questo immenso e affascinante paese.
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La Repubblica Popolare Cinese è uno stato multietnico unitario che riconosce 56 gruppi etnici. Il gruppo principale è quello Han, che include più del 92% della popolazione, mentre le altre 55 nazionalità si designano come minoranze. Con il termine han ci si riferisce comunemente al popolo cinese. Il nome deriva dalla Dinastia Han che ha regnato in Cina dal 202 a.C. al 220 d.C e che successe alla Dinastia Qin che ebbe il merito di unificare il territorio cinese e dalla quale deriva la parola Cina. Fu durante il regno della Dinastia Qin e della Dinastia Han che le varie tribù cinesi iniziarono ad avvertire un sentimento che le accomunava, in quanto discendenti di un unico gruppo etnico, e che le distingueva dai “barbari” che le circondavano. La Dinastia Han rappresenta una delle vette nella civilizzazione cinese, capace di imporre il suo potere fino all’Asia centrale e al nordest dell’Asia.
La storia della civiltà cinese dal I millennio a.C. fino ai giorni nostri è lo sviluppo di un complesso sistema di regni indipendenti e principati regionali che si può paragonare al sistema feudale dell’Europa medioevale. La Cina era divisa in una miriade di regni indipendenti e combattenti, governati dai sovrani. Sono questi i secoli che la cronologia cinese definisce come “periodo delle primavere e degli autunni” e “periodo dei regni combattenti”. Alla fine del III secolo a.C. si assistette a una serie di scontri: uno a uno, tutti i regni capitolarono sotto il regno di Qin, che nel 221 a.C. sconfisse l’ultimo dei regni avversari, sancendo l’unificazione politica, territoriale e militare della Cina allora conosciuta. Dal momento che il titolo di “re” non esprimeva a sufficienza la supremazia raggiunta, Qin Shi Huang assunse il nuovo nome di “imperatore”. L’autorità richiedeva totale ubbidienza mentale e corporale allo stato e al suo leader. Furono bruciati i libri e gli insegnamenti delle altre scuole di pensiero; i loro autori furono sepolti vivi. Nonostante la forza e il terrore, la dinastia di Qin Shi Huang non poteva sopravvivere senza il suo despota fondatore. Dopo la morte del primo imperatore e la fine del suo regno di terrore, il Paese entrò presto in un periodo di guerra civile. La successiva dinastia Han (206 a.C.-220 d.C.) reintrodusse il Confucianesimo, dando inizio a un’era d’oro per la civiltà cinese.
Il termine “dinastia” significa una successione di sovrani appartenenti allo stesso clan familiare. Mentre alcune dinastie perdurarono per secoli (Zhou e Ming), altre invece solo alcuni decenni. Con l’imperatore Qin Shi Huang (221 a.C.) ha inizio il periodo imperiale di numerose dinastie della Cina, una storia dominata in gran parte da dinastie che regnarono varie zone della Cina, fino all’ultima, la dinastia Qing, sconfitta dai ribelli repubblicani nella rivolta di Wuchang nel 1911, e l’abdicazione dell’imperatore bambino Pu Yi (1912) e con la nomina di Yuan Shi-kai alla presidenza della Repubblica di Cina. L’ultima grande dinastia cinese fu la dinastia Ming (1368-1644) che determinò il crollo della dinastia Yuan di origine mongola. Chiamata anche “il Grande Impero dei Ming”. Nel primo periodo della dinastia Ming, i mercanti cinesi tornarono ad avere un ruolo fondamentale per la rinascita culturale ed economica del paese, raggiungendo terre lontane (e il Giappone), ed esportando le rinomate ceramiche Ming, porcellana di varietà incredibile con nuove coperte colorate e nuovi smalti. Durante l’epoca Ming, a Pechino, i diversi imperatori fanno realizzare i palazzi della famosa Città Proibita, e i famosi Templi della Luna, del Sole e della Terra, ma anche la costruzione finale della Grande Muraglia, che era stata iniziata durante le dinastie Qin e Han.
Dal 221 a.C, la Cina è stata un vasto impero unitario caratterizzato da periodi di splendore e di decadenza. Un importante elemento unificatore fu la lingua, il cinese mandarino, la cui origine si perde nella notte dei tempi: secondo alcuni studiosi era diffusa già nel 5° millennio a.C. Dal 1949 la Cina è un paese comunista. Nella Cina imperiale la ricerca scientifica e tecnologica era molto avanzata. Erano gli stessi imperatori a promuovere gli studi scientifici, consapevoli dell’importanza della tecnica nel progresso militare, economico e agricolo. Durante l’epoca Ming i Cinesi si chiusero sempre più verso il mondo esterno esaltando i valori della loro cultura tradizionale. Gli imperatori volevano evitare qualsiasi processo di modernizzazione, conservando intatto lo spirito millenario della loro civiltà. Nel corso dell’Ottocento la Cina fu scossa da una grave crisi che provocò diversi scontri, sia con potenze esterne che cercavano di occupare il vastissimo territorio cinese, sia lotte interne a causa del malcontento sociale per le condizioni di vita proibitive da parte della popolazione. Nel 1911 l’antichissimo impero cinese fu abbattuto da una rivoluzione democratica guidata da Sun Yat-sen, un medico cantonese che da anni si batteva per la rinascita nazionale del paese e la creazione di una repubblica fondata sui “tre principi del popolo”: nazionalità, democrazia, benessere.
Vi portiamo alla scoperta dei diversi volti della Cina, dalla storia imperiale di Pechino e Xi’an con i loro tesori monumentali, all’ incredibile spettacolo naturale delle Montagne Colorate a Zhangye, passando per la Grande Muraglia, espressione della potenza e della gloria delle grandi dinastie imperiali cinesi, fino alla metropoli avveniristica di Shanghai.
Vi porteremo a conoscere ed apprezzare le numerose prelibatezze locali, scoprire tradizioni ed entrare in contatto con la vita della popolazione locale. Un viaggio adatto a tutti, perfetto per una prima esperienza in Cina
