Page 37 - origini_carnet_web_compresso
P. 37
l festival del Lago Inle festival con un’imbarcazione
Iè una delle celebrazioni bardata a festa. Nel corso dei
buddhiste più importanti secoli i fedeli hanno applicato
del Myanmar e dell’intero sulle statue migliaia di foglie
sud est asiatico. Qui si d’oro in segno di venerazione,
svolge ogni anno nella fino a renderle praticamente
seconda metà di ottobre irriconoscibili. La processione
il festival della Pagoda di passa attraverso i 14 villaggi
Phaung Daw Oo, conosciuto principali che si affacciano
semplicemente come festival sul Lago Inle, dove la
del Lago Inle. Il festival attendono migliaia di fedeli
dura mediamente 18 giorni. giunti da tutta la regione. Il
Secondo la leggenda, in tempi festival del Lago Inle prevede
antichi le cinque statue di inoltre suggestive regate tutte
Buddha ospitate nella pagoda da ammirare. I rematori
Phaung Daw Oo, risalenti al locali gareggiano infatti
dodicesimo secolo, venivano stando in piedi su grandi
condotte in processione sul imbarcazioni, in grado
lago sostando nei diversi di trasportare fino a 40
villaggi situate sulle sponde persone, remando all’unisono
Un giorno la barca che con una gamba. Inoltre la
ospitava le statue si rovesciò zona pullula di bancarelle,
e solo quattro statue vennero spettacoli tradizionali,
ritrovate. Ma, tornando alla mercatini, giostre per
pagoda, il corteo ritrovò la bambini, danzatori in
quinta statua al suo posto costume e pellegrini
abituale sull’altare. Per questo provenienti da tutte le zone
motivo ancora oggi le quattro limitrofe.
statue vengono portate in
processione nel corso del
ll’alba, prima che sorga il sole, si parte sulla
“A barca a motore. Il sole sorgeva da dietro i monti
disegnando nel lago ombre, luci e colori che non potevano
non allargare il cuore. Il lago sembrava d’oro, quasi un
mare di miele. E in mezzo a tutte le barche di turisti
c’erano anche i primi pescatori che cominciavano a
remare col loro stile caratteristico: è il giorno della
grande festa dell’Acqua, bella e interessante col suo
tripudio di gente e colori”
Pag 37
